Una classe di adolescenti accompagnata da due insegnanti dilaga sul vagone.
Li sento parlare tutt’intorno a me:
Adolescente di nome Mattia: “Guarda la pressoressa, glie sta su ‘e palle pur’allèi quaa scassacassi spiona de Cassandra. Non ha sputato ‘n attimo da quanno semo partiti.”
(Risate)
Pressoressa, dopo alcuni minuti: “Mattia! Perché hai scritto a Cassandra di darsi fuoco?”